Nella nostra carriera professionale ci è capitato più volte di incontrare clienti interessati a disinfettare la propria piscina con il sale, desiderando così evitare l’uso del cloro. Ma facciamo un po’ di chiarezza su una convinzione piuttosto diffusa, ma errata: anche utilizzando il sale in piscina il cloro ci sarà lo stesso.
Questa idea che il sale possa sostituire completamente il cloro nasce principalmente da alcune strategie di marketing legate alla promozione delle prime “centraline al sale”. Ma come funzionano realmente queste centraline e perché, nonostante l’uso del sale, il cloro continua a esserci?
Il processo che sta dietro a queste apparecchiature, oggi molto popolari, è il seguente:
- La centralina viene collegata all’impianto di filtrazione e circolazione della piscina.
- Si aggiunge del sale all’acqua, solitamente sotto forma di pastiglie per addolcitori, che viene dosato gradualmente tramite gli skimmer o la vasca di compenso.
- L’acqua salata passa poi attraverso una cella elettrolitica, dove avviene un processo chiamato elettrolisi (che può essere approfondito sulla relativa pagina di Wikipedia).
- In questo processo, il sale viene trasformato in cloro, nello specifico in ipoclorito di sodio, per disinfettare l’acqua della piscina.
Quindi, anche utilizzando il sale, il cloro è presente, ma la differenza sta nel fatto che viene generato direttamente tramite elettrolisi anziché aggiunto manualmente.
A questo punto, ci si potrebbe chiedere: perché installare una centralina al sale se la disinfezione dell’acqua rimane lo stesso affidata alla presenza del cloro? Ci sono in realtà diversi vantaggi portati dalla decisione di installare una centralina al sale, da valutare chiaramente insieme a quelli che sono i difetti che caratterizzano questo sistema di trattamento dell’acqua. Approfondiamo questi temi nel nostro prossimo articolo dedicato all’argomento!
Nel frattempo, puoi dare un’occhiata alla nostra pagina per scoprire tutte le piscine interrate che abbiamo realizzato!